imposte-sul-tabacco

Nella sua forma attuale, l’imposta sul tabacco è stata introdotta nel 1969, contemporaneamente all’abolizione dei dazi doganali sul tabacco importato.

I proventi dell’imposta sul tabacco riscossa dalla Confederazione confluiscono interamente nelle casse dell’AVS e dell’AI. Nel 2020 si è trattato di 2,1 miliardi di franchi, cioè il 4,5% delle entrate dell'AVS (le entrate dell'AVS nel 2020 ammontavano a 46,6 miliardi di franchi).

Negli ultimi anni il prezzo delle sigarette è aumentato a più riprese. All’origine di oltre la metà di questi rincari vi è l’industria del tabacco, mentre il resto è stato deciso dalla Confederazione. Dall’ultima volta in cui il Parlamento ha accordato al Consiglio federale un maggiore margine di manovra in tal senso, ossia nel 2003, l’imposta sul tabacco delle sigarette e sul tabacco trinciato fine è stata aumentata sei volte, per un totale di 1,70 franchi. L’ultima modifica decisa dal Consiglio federale risale all’aprile 2013, per un rincaro di dieci centesimi, con i quali ha esaurito la competenza che gli era stata concessa. Nel dicembre 2016, su proposta del Consiglio federale, il Parlamento ha rifiutato di estendere ulteriormente questa competenza.

Un’analisi della politica dei prezzi adottata dai fabbricanti rivela che i piccoli rincari non nuocciono affatto al commercio degli articoli da fumo. Dal 2003 al 2020 le multinazionali del settore hanno aumentato il loro margine più volte, per un totale di quattordici leggeri ritocchi verso l’alto e di una somma complessiva di 2,30 franchi.

Come si compone il prezzo al dettaglio di un pacchetto di sigarette venduto per 8.80 fr.

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Grafico: Amministrazione federale delle dogane

Finora, a livello legislativo l’imposta sul tabacco in Svizzera è stata considerata in una prospettiva puramente fiscale, mentre i vantaggi che presenta quale misura per prevenire il tabagismo sono rimasti lettera morta. Eppure la sua efficacia in tal senso è nota da tempo: si sa infatti che i rincari del prezzo al dettaglio, quando sono sufficientemente consistenti, riescono a far diminuire il consumo di tabacco, soprattutto tra le persone con un reddito modesto, e hanno un effetto dissuasivo sui giovani che vorrebbero iniziare a fumare, poiché anche questa è una fascia di popolazione sensibile ai prezzi.

Tassare in modo intelligente le sigarette e il tabacco trinciato fine

L’imposta sul tabacco delle sigarette e sul tabacco trinciato fine consta di tre elementi, che perseguono obiettivi diversi:

  • Una parte di imposta specifica, che viene riscossa su ogni pezzo, e una parte di imposta minima, anch’essa riscossa al pezzo, che servono a ostacolare i prezzi di dumping e le azioni promozionali fondate sugli sconti e i ribassi.
  • Una parte di imposta corrispondente invece a una quota percentuale del prezzo al dettaglio, detta anche imposta ad valorem, che completa in modo flessibile le altre due, reagendo automaticamente alla fluttuazioni di prezzo.
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Purtroppo l’imposizione combinata, con la sua parte di imposta minima, non è stata adottata per altri prodotti, quali il tabacco per uso orale o il tabacco riscaldato. Questi sono tassati solo ad valorem, con un’aliquota molto bassa del 6 e del 12% rispettivamente. Quanto alle sigarette elettroniche, sono completamente esenti dall’imposta sul tabacco.

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Modello di imposizione proposto da AT Svizzera

Riferendosi alla legge federale sull’imposizione del tabacco (LImT; RS 641.31) attualmente in vigore, in particolare ai suoi punti forti e a quelli deboli, AT Svizzera ha elaborato un modello per la revisione del regime di imposizione da essa previsto, focalizzandosi in particolare su tre obiettivi:

Obiettivo 1 – Unificare l’imposizione sul tabacco e tassare anche le sigarette elettroniche

A nostro parere, l’impiego parallelo di due modelli di imposizione non ha senso, soprattutto se consideriamo il forte dinamismo che caratterizza il mercato degli articoli contenenti tabacco o nicotina. Occorre invece un modello di tassazione uniforme che comprenda anche i cosiddetti nuovi prodotti. Adottare modelli diversi per determinati articoli rende il sistema confuso e pone il Legislatore in una posizione di costante ritardo rispetto all’evoluzione del mercato. Inopportuna appare anche la limitazione della parte di imposta destinata alla prevenzione del tabagismo, che finora grava solo le sigarette tradizionali e il tabacco sciolto. La prevenzione del tabagismo, infatti, non è rivolta solo a chi fuma sigarette o fa uso di tabacco sciolto, bensì a chi consuma qualsiasi prodotto contenente tabacco o nicotina.

  • armonizzare le aliquote d’imposta sui singoli gruppi di prodotti.

Come nel caso della tassazione delle sigarette, l'imposta minima agisce anche come leva efficace contro le campagne di sconti e i prezzi di dumping delle sigarette elettroniche. La componente fiscale specifica sulla nicotina riprende l'idea del potenziale di danno (dipendenza) (a differenza dei prodotti da fumo classici, il contenuto di nicotina nelle diverse sigarette elettroniche e nei liquidi elettronici varia notevolmente). La componente fiscale dipendente dal prezzo, a sua volta, integra le altre due misure come componente flessibile (che reagisce automaticamente alle variazioni di prezzo).

Naturalmente sono possibili anche aliquote più basse (modello 2.1). Tuttavia, una tassazione così bassa non porta all'obiettivo di rendere i prodotti poco attraenti per i bambini e i giovani.

Un'implementazione standardizzata del concetto di salute richiede ulteriori aggiustamenti. Per quanto riguarda il potenziale di danno, già oggi si può affermare che i prodotti del tabacco da riscaldamento emettono nel fumo le stesse tossine altamente tossiche (cancerogene) delle sigarette, anche se in misura minore. Le organizzazioni per la prevenzione del tabagismo li considerano pertanto prodotti da fumo o li classificano come tali. Anche il potenziale di dipendenza del tabacco orale è considerato superiore alla media. Per questi motivi, AT Svizzera propone di eliminare l'attuale Allegato IV della Legge sulla fiscalità del tabacco e di suddividere i prodotti negli Allegati I e III, nonché di sostituire l'attuale termine "tabacco da masticare" con il nuovo termine della Legge sui prodotti del tabacco "prodotto a base di nicotina per uso orale", chiudendo così in anticipo ogni potenziale scappatoia legale per i nuovi prodotti a base di nicotina:

  • Classificazione dei prodotti del tabacco da riscaldamento nelle sigarette classiche (Allegato I) e dei prodotti a base di nicotina per uso orale e tabacco da fiuto nel tabacco a taglio fino e nella pipa ad acqua.

L'eliminazione del precedente allegato IV della legge sulla tassazione del tabacco completa l'applicazione standardizzata del modello di tassazione combinata e semplifica le varie categorie della legge sulla tassazione del tabacco.

AT Svizzera chiede un'imposta combinata su tutti i prodotti a base di tabacco e nicotina, compresa un'imposta minima.

Obiettivo 2 – Strutturare l’imposta in modo da proteggere i giovani e tenere conto dei danni alla salute

La tassazione del tabacco è una delle misure di prevenzione più efficaci. Un prezzo elevato è particolarmente efficace tra i giovani, in quanto riduce o impedisce il consumo. Se il prezzo al dettaglio aumenta del 10%, la domanda diminuisce in media di circa il 4%.

Finora gli aspetti di politica sanitaria sono stati irrilevanti nella progettazione dell'imposta sul tabacco. Le aliquote fiscali sui prodotti del tabacco e della nicotina non si basano sul potenziale di danno dei prodotti.

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L'AT chiede che i prodotti del tabacco e della nicotina siano tassati in base al loro potenziale di danno. Per questo motivo, la tassazione delle sigarette e del tabacco trinciato a taglio fino in particolare deve essere aumentata in modo significativo. L'imposta sul tabacco delle sigarette elettroniche (e di tutti gli altri prodotti a base di tabacco e nicotina) deve essere fissata a un livello elevato, in modo da rendere i prodotti poco attraenti per i giovani e gli attuali non fumatori in termini di prezzo. Se i risultati scientifici confermano che le sigarette elettroniche sono meno dannose per la salute a lungo termine rispetto ai prodotti da fumo, l'imposta sul tabacco deve essere fissata a un livello relativamente alto per questi prodotti, in modo che i fumatori siano finanziariamente incentivati a cambiare.

Obiettivo 3 – Armonizzare le aliquote dell’imposta sul tabacco per tutti i gruppi di prodotti

Rispetto al livello dei prezzi e al potere d'acquisto in Svizzera, le sigarette sono relativamente economiche. L'OMS raccomanda un'aliquota fiscale totale pari ad almeno il 75% del prezzo al dettaglio delle sigarette. In Svizzera è di poco inferiore al 60%. A titolo di confronto: in tutti i Paesi dell'UE, nonché nel Regno Unito e in Norvegia, l'aliquota fiscale complessiva è compresa tra il 75% e il 90%, ad eccezione della Germania e del Lussemburgo, dove si aggira intorno al 70%. AT Svizzera propone di adeguare l'aliquota dell'imposta sul tabacco per le sigarette e il tabacco trinciato a taglio fino, che è rimasta invariata dal 2013:

  • Aumento dell'aliquota fiscale complessiva per sigarette e tabacco trinciato a taglio fino a una media del 75%.

L'aumento dell'imposta sul tabacco per le sigarette e il tabacco trinciato a taglio fino deriva dall'altissimo potenziale nocivo di questi prodotti, scientificamente indiscusso, e corrisponde agli obiettivi definiti all'inizio in materia di "protezione dei giovani" e "potenziale nocivo". Allo stesso tempo, questo passo aumenta il margine di manovra per la definizione di un'aliquota fiscale per le sigarette elettroniche che possa tenere conto sia di un potenziale di danno inferiore sia dell'obiettivo di rendere le sigarette elettroniche poco attraenti per i giovani e i non fumatori.

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Poiché il futuro sviluppo dell'aliquota fiscale sulle sigarette elettroniche in relazione all'aliquota fiscale sulle sigarette e sul tabacco trinciato a taglio fino si baserà sulle prossime scoperte scientifiche sul potenziale di danno globale a lungo termine per la salute, resta da vedere se l'aliquota fiscale dovrà convergere con l'aliquota fiscale sulle sigarette.

Punti chiave e linee rosse

In questo documento, AT Svizzera riassume quattro punti chiave per il successo della revisione della legge sulla tassazione del tabacco:

  1. Tassazione minima: una forma di tassazione minima su tutti i prodotti del tabacco e della nicotina è essenziale per un'efficace protezione dei minori.
  2. Tassare la nicotina: A differenza delle sigarette tradizionali, il potenziale nocivo dei nuovi prodotti varia molto di più. Poiché nella pratica non è possibile determinare il potenziale nocivo di ogni singolo prodotto, tassare il contenuto di nicotina (potenziale di dipendenza) è una soluzione pragmatica.
  3. Estendere il prelievo della TPF: La prevenzione del tabagismo riguarda tutti i prodotti a base di tabacco e nicotina. Di conseguenza, si dovrebbe imporre una tassa su tutti i prodotti.
  4. Adeguamento delle aliquote fiscali sul tabacco: Una valutazione dei prodotti in base al loro potenziale nocivo porta a un adeguamento delle aliquote fiscali per i prodotti da fumo classici.

I seguenti punti sono linee guida per AT Svizzera e non sono negoziabili:

  • Tassazione minima di tutti i prodotti a base di tabacco e nicotina
  • Tassazione specifica del contenuto di nicotina delle sigarette elettroniche

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